«Duca, che rimane una vera bandiera, mi ha trascinato tanto e insegnato varie cose. Mi ha preso sotto la sua ala il primo giorno in cui sono arrivato in prima squadra, mi ha fatto capire per esempio come funzionava lo spogliatoio. È stata la persona che mi è stata più vicina e la più importante nella mia crescita. Come allenatore, Laporte mi ha lanciato e dunque, dato che mi ha dato spazio, di lui non posso dire nulla. Colui che a livello di hockey mi ha insegnato di più è stato Constantine, quindi cito questi due, anche se non ho mai avuto problemi con gli allenatori, sono andato benissimo pure con Pellettier».