Lugano e Ambrì, così non va. I leventinesi sono ora ultimi

FRIBORGO/AMBRÌ - Un altro martedì disastroso per l'hockey ticinese, col Lugano che cede al Friborgo per 3-2 e l'Ambrì che incassa un 4-1 alla Valascia dal Berna e scivola all'ultimo posto in classifica. Sin da subito si è capito che il Friborgo aveva una marcia in più del Lugano, che ha avuto un paio di occasioni ma ha dovuto sostanzialmente subire il gioco avversario. Come logica conseguenza di quanto visto sul ghiaccio, al 7' Mauldin ha portato avanti i suoi, e solo un po' di imprecisione e qualche parata di Merzlinkins hanno impedito che il vantaggio fosse maggiore. Cervenka ha trovato però il 2-0 a inizio secondo tempo (dopo aver castigato in due match consecutivi l'Ambrî), i bianconeri hanno saputo accorciare le distanze con Hoffmann. La svolta? No, solo un caso isolato, con Merzlinkins ancora protagonista in diverse occasioni. Nell'ultimo terzo, i bianconeri sono stati costretti a spingere lasciando ampi spazi, senza pungere e permettendo a Sprunger e a Abplanalp di allungare. Dopo il gol poi di Klasen, ha segnato anche Ripola in un concitato finale. L'Ambrì era chiamato a una reazione dopo lo striscione di contestazione alla dirigenza apparso sabato. Nel primo tempo, pur soffrendo contro un Berna in cerca del gol del vantaggio, i biancoblu sono riusciti a e a crearsi alcune chance, in particolare con Emmerton e Guggisberg. Dopo una traversa di Macenauer, un clamoroso errore di Genoni ha servito su un piatto d'argento a Monnet per il gol dell'1-0. Nel secondo tempo, i piottini hanno gettato al vento un'occasione con Jelovac, subendo poi al 32' il pari di Lasch in superiorità numerica. Lo stesso giocatore a inizio terza frazione ha trovato la rete che ha fatto da spartiacque: da lì l'Ambrì infatti ha ceduto, lasciando campo libero agli avversari che hanno segnato ancora con Neff e Plüss.