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13.10.2017 - 12:300
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Cedraschi a gamba tesa, "ci accaloriamo per la casa del Cinema, e lo sport? Bertoli non ha la sensibilità giusta. Scorporiamo lo sport dal DECS"

La polemica sulla piscina del liceo di Lugano ha lasciato il segno. Il presidente del Lugano Basket e deputato in Gran Consiglio ricorda che "lo sport è un traino a livello economico con un indotto di 80-90 milioni. Bertoli ha a cuore lo sviluppo sportivo o vuole restare nel Medio Evo?"

BELLINZONA – Ci si preoccupa della cultura, di dare case al cinema, ma si vogliono togliere le stesse allo sport. Quindi, Manuele Bertoli è la persona adatta a gestire lo sport cantonale?

Se lo chiede Alessandro Cedraschi, che conosce il mondo della politica, essendo attivo in Gran Consiglio nel PLR, e anche quello sportivo, dato che è presidente della squadra di basket di Lugano.

E da Opinione Liberale lancia la sua proposta, non per la prima volta:  “Penso che l’onorevole Bertoli non abbia la giusta sensibilità per decidere sullo sviluppo dello sport in Ticino e di conseguenza delle installazioni necessarie, motivo per cui rilancio l’idea di scorporare lo sport dal DECS. Ci accaloriamo su discussioni per dare al Ticino una casa del cinema, per concentrare la cultura in spazi adeguati, per lo sport invece si cincischia e si vogliono smantellare strutture esistenti: non va bene! Ribadisco un no chiaro alla chiusura della piscina del Liceo di Lugano, allo smantellamento del Palabasket di Bellinzona, allo smantellamento di infrastrutture sportive se prima non si è fatto il necessario per sostituirle”.

Lo sport, a suo avviso, non è trattato nel modo giusto. “Non si vuole capire e ammettere che oggi lo sport è un traino anche a livello economico tanto che si può calcolare un indotto di 80/90 milioni di franchi. In questa maniera si allontano i giovani e gli atleti in genere da un’attività agonistica vista come mezzo di lavoro ma anche mortificando coloro che vorrebbero avvicinarsi o praticare uno sport in ambienti degni.

Il popolo sportivo del Ticino ha l’intelligenza sufficiente per guardarsi attorno e vedere che a pochi chilometri di distanza si pensa allo sport in altra maniera, mentre da noi si continua, pur lavorando sui temi, a tirare l’asino per la coda”, scrive Cedraschi. “Ritengo che la parola sport non debba essere un riempitivo dei discorsi elettorali. In passato abbiamo mancato di lungimiranza e ci siamo arenati in pantani derivanti da momenti storici o di precedenze di investimenti, o da opportunità politiche”.

Il tutto, ovviamente, prende il via dalla querelle legata alla piscina del liceo di Lugano, forse un pretesto, forse la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Bertoli infatti  aveva reagito con rabbia a una petizione per la difesa della struttura. “Uscite infelici e stizzite non fanno bene e dispiace se arrivano da colui che dovrebbe essere il nostro paladino in ambito sportivo. A volte mi chiedo se il direttore del DECS abbia a cuore lo sviluppo delle attività sportive nel nostro Cantone o pensi che sia giusto rimanere al Medio Evo con attrezzature sportive datate anni 50 e in alcuni casi non conformi all’evoluzione dello sport in genere”, osserva il presidente del Lugano Basket: dunque, Bertoli è la persona giusta?
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