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Cronaca
27.11.2015 - 16:240
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17

Camorino fa la voce grossa

Il Comune bellinzonese comunica che intende preseguire nella sua opposizione all'approvazione della modifica del progetto relativo all’Edificio della tecnica ferroviaria di Vigana. Per ora a nulla è servita la mediazione del Dipartimento del Territorio

CAMORINO - Camorino non si fa intimorire e non accoglie la richiesta del Consiglio di Stato di rinunciare al contenzioso relativo all'approvazione della modifica del progetto relativo all’Edificio della tecnica ferroviaria di Vigana (frazione di Camorino) da parte del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC). Il Dipartimento del territorio si era offerto come intermediario fra le due parti, Comune e AlpTransit, proposta che «il Comune di Camorino ha immediatamente accettato perché ha sempre dimostrato la sua propensione al dialogo ed anche consapevole sia della necessità di consentire l’apertura, nel 2020, della galleria di base del Monte Ceneri sia di garantirne la massima sicurezza», si legge in una nota del Municipio, che auspica «che anche la Direzione AT abbandonasse l’attitudine rigorosamente formale per privilegiare il tavolo delle trattative». Nel comunicato viene spiegato come era in agenda un appuntamento per il 5 novembre, con l'obiettivo di affinare i dettagli del progetto già discussi in una precedente riunione, e di giungere a un accordo. Due giorni prima, però, il 3 novembre, una brutta sorpresa: «il Comune di Camorino ha ricevuto una raccomandata, da parte del DATEC, con la richiesta di pubblicare il nuovo progetto presentato da AT. Quindi due giorni prima del previsto secondo incontro già concordato», causando l'indignazione del Comune. «Questo fatto, invero increscioso perché avvenuto in fase di trattative, è stato irrispettoso verso il Dipartimento del territorio e il Comune di Camorino. Tanto è vero che, in occasione dell’incontro del 5 novembre, assente giustificato il Consigliere di Stato Claudio Zali, il rappresentante del DT, Riccardo De Gottardi Direttore dello sviluppo territoriale e della mobilità, ha manifestato l’imbarazzo del Dipartimento perché non informato da AlpTransit». Dunque, gli obiettivi che si poneva il DT, ovvero un accordo conclusivo e formale, sono scemati, e Camorino intende riprendere l'opposizione al progetto. Pur comprendendo le preoccupazioni del Consiglio di Stato per la mobilità e lo sviluppo del Bellinzonese, il Comune rileva come essi «non possono tuttavia prescindere da un impegno politico di medio termine. Cioè la circonvallazione di Bellinzona della tratta AT, ora strategicamente dissimulata dall’ipotesi del terzo binario, ma sulla quale transiteranno una moltitudine di convogli merci in pieno comparto abitativo».
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