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Cronaca
22.05.2019 - 17:560

"Riorganizzeremo e semplificheremo l'attuale struttura logistica", Kering spiega l'addio al Ticino

Il gruppo spiega che quando è stato aperto lo spazio di Sant'Antonino esso era adeguato alle necessità, mentre ora "la crescita sostenuta ha reso questo nuovo deposito saturo. La maggior parte delle attività logistiche svizzere sarà centralizzata"

CADEMPINO – Non se ne vanno per ragioni fiscali, bensì perché serve più spazio. Questo almeno è quanto sostiene il gruppo Kering, che ha annunciato come degli 800 posti di lavoro in Ticino 400 saranno spostati nell’arco di un paio d’anni a Novara.

Fondamentali, sostiene il gruppo in una nota, sono flessibilità e reattività. A Sant’Antonino nel 2014 l’arrivo era coinciso con l’apertura di uno spazio grande, in grado di aiutare a garantire consegne rapide. Ma la rapida evoluzione del marchio ha cambiato le carte in tavola: “Tuttavia, la crescita sostenuta del Gruppo ha reso anche questo nuovo deposito saturo, innescando una sfida quotidiana per far fronte ai volumi, con la conseguente necessità di una progressiva aggiunta di numerosi magazzini satellite”, si legge ancora.

Da qui, la necessità di cambiare. “Nel contesto di una riflessione più approfondita sull'adeguatezza della rete logistica mondiale, il Gruppo ha deciso di introdurre un nuovo modello operativo, con una sostanziale riorganizzazione e semplificazione dell’attuale struttura logistica, con nuovi investimenti negli Stati Uniti, Asia e Italia. Di conseguenza la maggior parte delle attività logistiche svizzere sarà centralizzata in un unico polo logistico in Italia, che sarà dimensionato per la crescita futura”.

Dunque, adios Ticino, anche se qualcosina resterà.

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