SANT’ANTONINO – Ieri avevamo parlato, partendo da un post social su un gruppo di frontalieri, la proposta di assunzione per tre mesi tramite agenzia inoltrata a un lavoratore frontaliere dalla Gucci. Lo stesso (nome noto alla redazione) ci ha contattato in serata per precisare i termini, e si potrebbe dire che si va dalla padella alla brace.

È ancora più basso, infatti, lo stipendio offertogli! Anzi, è la metà, dai 2'300 franchi di cui eravamo a conoscenza, per 6 ore giornaliere, a 1'100 franchi al 50%.

“Il part time era alla loro sede di Sant’Antonino, a circa un’ora e mezza di strada da dove abito, con quello stipendio ho detto no perché addirittura prenderei di meno rispetto alla disoccupazione italiana, che mi assegna 1'350 euro per i primi tre mesi”, ci racconta. Facendo due calcoli col cambio, si passerebbe da 1'350 euro a 850… “E accettando avrei avuto le spese di gasolio e usura dell’auto, a conti fatti avrei incassato la metà rispetto ad ora. Così ho anche più tempo da dedicare alla ricerca di un lavoro serio”.

Oltre ai soldi, sono stati diversi gli aspetti che lo hanno stupito e spinto a declinare. “Mi è stato detto che non è possibile portarsi bottiglie d’acqua e che per andare in bagno bisogna chiedere il permesso”, ci ha raccontato. 

Gucci mette in vigore il car pooling, ma in modo ‘particolare’. “La propria auto può essere usata solo per due settimane al mese, poi si deve fare car pooling: ma sw non c è nessuno della tua zona con cui metterlo in atto? Allora ti tocca parcheggiare, a pagamento, prendere 2/3 trenini,a pagamento,e il guadagno va a farsi benedire. Praticamente si lavora per pagare queste cose! Infatti, se non fai car pooling, non ti fanno entrare nel parcheggio della ditta, stessa cosa se il tuo collega che deve guidare quel giorno è assente”.

Regole che definisce “strane. Non sono così messo male per accettare un posto così, è più la spesa che la resa alla fine”, termina.