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Sanità
02.05.2019 - 12:150

La depressione non è mancanza di volontà o debolezza. Sei incontri per parlarne senza pregiudizi o paure

Secondo l'OMS nel 202 sarà la seconda causa di disabilità per malattia, nel 2030 addirittura la prima. Il DSS organizza sei eventi per favorire un dialogo aperto sul tema

BELLINZONA - Nell’ambito del progetto «Alleanza contro la Depressione Ticino», il Dipartimento della sanità e della socialità (DSS), in collaborazione con L’Ideatorio dell’Università della Svizzera Italiana (USI), propone sei eventi pubblici, dislocati in tutto il Cantone, che invitano la popolazione ad avvicinarsi al tema della depressione senza giudizi né paure, per parlarne apertamente. 

Offrire informazioni, favorire un dialogo aperto sulla depressione e affrontare pregiudizi e paure attraverso un contatto diretto con la popolazione. Sono questi gli obiettivi di una serie di eventi promossi dal DSS in collaborazione con L’ideatorio dell’USI nell’ambito della campagna d’informazione e di sensibilizzazione sulla depressione avviata recentemente. 

Il primo incontro si terrà sabato 4 maggio 2019 a Chiasso e s’inserisce all’interno del festival internazionale «ChiassoLetteraria», dove verrà proposto un incontro con lo scrittore Andrea Pomella, autore del libro “L’uomo che trema”. Il 9 maggio 2019 ad Acquarossa e il 17 novembre 2019 a Massagno verranno proiettati gratuitamente dei film, che permetteranno uno spunto di riflessione sul tema accompagnati da due specialisti. Infine, il 23 settembre 2019 a Lugano, il 21 ottobre 2019 a Bellinzona e il 20 gennaio 2020 a Locarno verranno proposti un dialogo tra teatro, letteratura e medicina, per avvicinarsi al tema e tentare di comprendere la fragilità che contraddistingue il “male oscuro”. 

Ricordiamo che la depressione può colpire chiunque. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sono oltre 300 milioni le persone nel mondo che ne soffrono, con effetti sia a livello personale che sociale. 

A differenza delle credenze diffuse, non si tratta di mancanza di volontà, eccessiva preoccupazione, debolezza di carattere o introversione, e nemmeno di sconforto passeggero, ma di un reale problema di salute, che può colpire chiunque, indipendentemente dal sesso, dall’età, dalla professione o dallo stato sociale. 

Secondo l’OMS, nel 2020 la depressione sarà la seconda causa di disabilità per malattia, subito dopo le malattie cardiovascolari, e nel 2030 sarà addirittura al primo posto. 

Maggiori informazioni sul sito www.ti.ch/depressione

In allegato il programma degli incontri

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