CRONACA
Sorrisi e rassicurazioni per Maroni
Nell'incontro di oggi al Presidente della Regione Lombardia è stato assicurato che non vi saranno frontalieri che perderanno il posto, e che ci vorrà tempo per applicare "Prima i nostri"
BELLINZONA - L'incontro fra Roberto Maroni, Presidente della Regione Lombardia, e la delegazione del Governo ticinese ha creato molte attese. Il tema era, come noto, "Prima i nostri" e le conseguenze che potrà avere per i lavoratori frontalieri.Il colloquio è durato un'oretta, a porte chiuse, con molti giornalisti, anche italiani, che attendevano fuori da Palazzo delle Orsoline. Come riferito da Beltraminelli, è stato spiegato e assicurato a Maroni che l'iniziativa non avrà conseguenze immediate, e che nessun frontaliere perderà il posto a causa di una decisione istituzionale. Il Presidente del Governo ha voluto chiarire che l'intento non è demonizzare i lavoratori italiani, che ci sono sempre stati e probabilmente ci saranno sempre in Ticino, bensì garantire un lavoro dignitosi ai residenti. A Maroni è stato illustrato anche il momento di difficoltà che si sta vivendo: non si sa infatti se toccherà a un gruppo di lavoro o a una commissione a lavorare per applicare l'iniziativa. Beltraminelli, che era accompagnato da Vitta e Bertoli, ha ribadito che la decisione spetterà al Gran Consiglio.
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