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Cronaca
27.12.2016 - 23:490
Aggiornamento: 21.01.2022 - 14:40

Voleva essere forte e indipendente come la sua Principessa Leila, addio a Carrie Fisher

L'attrice è deceduta all'età di 60 anni. Desiderava essere come il suo personaggio più celebre, veniva da una famiglia di attori ed era stata colpita da un infarto il 23 dicembre

LOS ANGELES - Il 2016 terribile delle star non è ancora finito, purtroppo. Se ne è andata infatti anche la Principessa Leila: Carrie Fisher era stata vittima di un infarto mentre si trovava in areo il 23 dicembre, ed oggi si è spenta. Aveva 60 anni, e a dare l'annuncio della morte è stata la figlia. L'attrice, che è stata anche sceneggiatrice e scrittrice, è diventata famosa per il ruolo interpretato nella saga di "Guerre Stellari", dove fu generata dall'unione fra la senatrice di Naboo Padmé Amidala (morta subito dopo il parto) e il Jedi Anakin Skywalker. Divisa su consiglio di Yoda dal gemello alla nascita, Leila fu cresciuta dal principe Bail Organa e sua moglie, la regina Breha Organa, in mezzo a politici, ottenendo così un posto nel Senato Galattico, giocando un ruolo, rimasto segreto, nell'Alleanza Ribelle, e partecipò, come unica donna, alla battaglia di Endor. Nomi, fatti e episodi che gli appassionati della saga conoscono a memoria, gli stessi aficionados che probabilmente in questi giorni si stanno recando al cinema per vedere "Rouge", lo uno spin-off di "Guerre Stellari". Carrie Fisher era solita dire che ad essere famosa non era lei, bensì la Principessa Leila, che il caso aveva creato somigliante a lei. La sua vita non è stata semplice. Cresciuta in una famiglia di personaggi famosi (il padre fu il cantante Eddie Fisher, che poi sposò Elizabet Taylor, la madre l'attrice Debbie Reynolds, attori sono stati anche il fratello Todd e due sorellastre), da sempre voleva seguire le orme dei genitori. Mentre interpretava la Principessa Leila cadde vittima dell'abuso di droga e alcool, e nel 1078 andò vicina al licenziamento mentre girava "The Blues Brothers". Carrie Fisher seppe reagire e si iscrisse alla Narcotics Anonymous e all'Alcolisti Anonimi, vincendo la battaglia. A 24 anni le diagnosticarono un disturbo bipolare, che però l'attrice non volle accettare per alcuni anni. La sua via sentimentale è caratterizzata dal breve matrimonio con Paul Simon, un cantautore con cui restò sposata solo un anno, per poi riprendere in seguito la relazione. Ebbe anche una relazione con Harrison Ford. Recitò anche nel celeberrimo "Hally ti presento Sally", ma per tutti Carrie Fisher rimarrà la Principessa Leila, che era tornata a interpretare lo scorso anno. Un personaggio che lei stessa definì forte e indipendente, come avrebbe desiderato essere nella vita quando la interpretò per la prima volta. A fianco a lei, mentre le sue condizioni erano apparse disperate, la madre attrice, Debbie Reynolds, la figlia Billie Lourd, avuta dall'agente Bryan Lourd e lei stessa nel cinema, oltre all'amato cagnolino. «È stata amata dal mondo e lei ci mancherà profondamente. La nostra famiglia vi ringrazia per i vostri pensieri e le vostre preghiere», è stato il messaggio della famiglia. E chi andrà a vedere "Rouge" non potrà trattenere una lacrima per la Principessa, che se ne è andata proprio quando nei cinema torna a vivere la saga che l'ha resa famosa. Il destino sa essere, a volte, crudele come nessuna sceneggiatura.
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