A fare rabbia è in particolare il fatto che la decisione sia stata unilaterale da parte della Svizzera. "L’assenza di qualsivoglia comunicazione di eventuali decisioni condivise con il Governo della Confederazione o, al contrario, il non rendere partecipi le Amministrazioni locali dell’assoluta unilateralità della scelta elvetica, induce a una percezione per gli Amministratori, ancora più marcata, che le zone di confine siano terra di nessuno”, si legge in una nota inviata alle redazioni dai sindaci. Insomma, di fatto loro non sanno nulla, né se l’Italia si è detta d’accordo con la scelta svizzera o se essa sia stata unilaterale (secondo nostre informazioni, la seconda).