E i docenti tornano al centro del quadro. Questa mattina ci eravamo stupiti nel trovarli protagonisti su tutti i quotidiani ticinesi, loro al centro di tutto. Loro che, al di là delle voci pubbliche, non si esprimono, non si difendono dall’essere definiti una casta. Avevamo provato, ai tempi, a parlare con qualche professore: dichiarazioni ufficiali, nessuna, tanta reticenza, per poi sussurrare, fuori dai denti, che in effetti gli stipendi sono migliori di quelli di molte parti del mondo, ma che, attenzione, le caste sono anche altre visti i salari, oppure che le condizioni di lavoro sono ideali, ma che socialmente ha perso il suo prestigio, e anche le retribuzioni non sono poi questo granché. Insomma, due docenti, due pareri diversi, nessuno che voglia parlare.