LUGANO – Aveva agito in soli due giorni il 31enne arrestato a fine dicembre per aver sottratto 15 milioni alla Raiffeisen, presso cui lavorava. Un piano ben congeniato, difficile da scoprire perché sfruttava una serie di operazioni usuali, per cui nessuno ha rilevato nulla di particolare. Decisiva, come riporta la RSI, è stata la segnalazione di un cliente il 24 dicembre.
L’uomo pensava che nel periodo delle Feste sarebbe stato più semplice truffare passando inosservato. Ha così agito poco prima dell’inizio delle ferie, con 10 operazioni bancarie.
I soldi andavano a finire su due conti di banche estere, intestati a prestanomi, almeno uno dei quali era una società, anche con bonifici fasulli.
È poi partito per Panama, sperando di entrare in possesso rapidamente dei soldi, ma anche lì aveva un piano ben preciso. Avrebbe cominciato sul serio una nuova vita, con addirittura un’identità fasulla.
In rete aveva cercato anche di acquisire, infatti, documenti falsi col suo nuovo nome, racconta TeleTicino.
Ma trovare i conti bloccati lo ha spinto a costituirsi.