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Cronaca
31.10.2019 - 12:520

La gioia di Bosia: "Viene riconosciuto il diritto a esprimere solidarietà ai migranti"

"La condizione di esule è una delle peggiori condizioni al mondo. Nessuno lascia il proprio Paese e affronta un viaggio tanto pericoloso senza una buona motivazione, per una volta, sta scritto su una sentenza", commenta l'ex deputata

di Lisa Bosia Mirra*

Sono felice e grata perché la corte di appello ha notevolmente ridotto la pena inflittami e riconosciuto l’attenuante dei motivi onorevoli. Ma soprattutto sono contenta che la corte abbia riconosciuto, in maniera inequivocabile in alcuni passaggi della sentenza, la gravità della situazione di Como e la sofferenza delle persone che li si trovavano. 

È un passo nella giusta direzione perché viene riconosciuto il diritto a esprimere solidarietà e pena per chi si trova nella sfortunata condizione di essere migrante senza alcuna sicurezza (e verso chiunque altro nelle medesime condizioni). Per contro la Corte conferma che l’attraversamento della frontiera è un delitto punibile. 

Condivido la mia gioia con tutte le persone che in Svizzera e altrove si impegnano per i diritti delle persone migranti e con chi ha sofferto per me è con me in questi lunghi 3 anni.

A loro, alle persone in cammino va invece, ancora e sempre, tutta la mia ammirazione e la mia solidarietà. La condizione di esule è una delle peggiori condizioni al mondo. Nessuno lascia il proprio Paese e affronta un viaggio tanto pericoloso senza una buona motivazione, per una volta, sta scritto su una sentenza. 

Grazie di cuore

*ex deputata PS

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