CRONACA
Lambrenedetto XVI: "Non c'è paragone nella gestione del virus tra Italia e Svizzera. Ma la Confederazione apra i ristoranti"
Lo youtuber: "non esiste coprifuoco, vai dove vuoi a qualsiasi ora. Non esistono zone rosse, gialle o verdi, in Svizzera la gente non ha mai fatto un’ora di lockdown e ha sempre potuto andare dove voleva". Però...

MILANO - "Svizzera, apri i ristoranti". Lo chiede anche lo youtuber Lambrenedetto XVI, anche perchè si avrebbero meno assembramenti come quelli visti nelle scorse settimane per esempio a Luganoi.

Ma guai a paragonarsi all'Italia, a suo avviso. "Non dovete fare dei paragoni con l’Italia dicendo che tutto mondo è paese, perché prima di tutto in Svizzera all’aperto la mascherina non è obbligatoria, per esempio in Svizzera Tedesca nessuno all’aperto la mette. In Svizzera nessuno è mai stato chiuso in casa a fare la foca sul balcone, non esiste coprifuoco, vai dove vuoi a qualsiasi ora. Non esistono zone rosse, gialle o verdi, in Svizzera la gente non ha mai fatto un’ora di lockdown e ha sempre potuto andare dove voleva", sostiene, aggiungendo: " In Svizzera la cassa integrazione ti arriva puntuale subito , se hai bisogno di una visita all’ospedale te la danno giorno dopo quindi non facciamo paragoni inutili tra Italia e Svizzera"

Un'altra differenza che rileva? "Infine la televisione in Svizzera non ha mai martellato i cittadini. I politici qui invitano alla calma e non hanno mai fatto preoccupare la gente, nessuno qui è scoppiato, quindi non diciamo fesserie: non c’è paragone fra Svizzera Italia nella gestione del virus".

Ma la questione ristoranti non lo convince: "Reputo sbagliatissimo ancora tenere oggi i ristoranti chiusi in Ticino e nel resto del paese (si potrebbe aprirli almeno fino alle 18) mentre invece i negozi nei centri commerciali sono aperti, anche perché i ristoranti sono i primi che rispettano le norme anti Covid. E eviterebbero assembramenti come quelli di Lugano".

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