BRUXELLES - Monta la polemica in Belgio sulle ore di educazione sessuale. La protesta di vari genitori contro la decisione introdotta in seguito al cosiddetto decreto Evras (Éducation à la Vie Relationnelle, Affective et Sexuelle), dove si seguirebbe un manuale di circa 300 pagine per gli allievi dagli 11 ai 16 anni e addirittura sono state date alle fiamme sei sedi scolastiche in due giorni, compresi due asili nido.
Secondo chi non gradisce il decreto, ai bambini verrebbe insegnato a masturbarsi, la pornografia non verrebbe considerata un male e il transgenderismo sarebbe promosso.
A non essere d'accordo sono sia esponenti cattolici che altri senza confessione religiosa, inoltre sette associazioni islamiche hanno cofirmato una lettera in cui esprimono le loro obiezioni alle lezioni.
La ministra francofona all’educazione e alla Sanità, Bénédicte Linard, ha espresso la sua preoccupazione per quanto sta accadendo, sottolineando come "le attività di Evras esistono da molto tempo" già dal 2012. Il corso è di due ore annuali.
Il tema dell'insegnamento dell'educazione sessuale, in particolar modo le lezioni relative a concetti come quelli del genere, scatena polemiche e perplessità ovunque, si ricordino le polemiche nate in Ticino per l'agenda scolastica, dove c'era un accenno al gender fluid.