CRONACA
"Mi ha molestato prima di licenziarmi". Ma lui viene assolto grazie al principio 'in dubio pro reo'
La vicenda ha coinvolto un esercente del Bellinzonese e una sua dipendente, che lo aveva accusato di averla aggredita prima di comunicarle il licenziamento. Le testimonianze non sono però state sufficienti, i dubbi erano troppi per condannarlo

BELLINZONA - "Mi ha licenziato, poche ore prima ha avuto un approccio fisico con me". Lo sostiene una trentenne che lavorava presso un esercizio pubblico del Bellinzonese. Aveva denunciato l'ormai ex titolare per coazione sessuale, ma alla fine, secondo il giudice, le testimonianze raccolte non sono bastate per condannarlo.

L'uomo ieri è infatti stato assolto  grazie all'applicazione del principio ‘in dubio pro reo’: troppi i dubbi, troppe poche le certezze, anche dopo aver ascoltato diverse voci di persone che potrebbero aver visto quanto successo.

La vittima aveva raccontato di essere stata assalita fisicamente poche ore prima di sapere di essere stata licenziata, scelta arrivata per una ristrutturazione interna.

L'accusa aveva proposto 13 mesi sospesi con la condizionale. Invece, le prove e le testimonianze raccolte non sono state sufficienti per condannare l'esercente, che è stato quindi assolto. 

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