Crisi demografica, stipendi bassi e concorrenza internazionale mettono in ginocchio il tessuto economico del Nord
VARESE - Nell’Italia piegata dal calo demografico, la nuova emergenza si chiama “capitale umano”. Non più solo nelle valli alpine o nei borghi dell’Appennino: oggi è il cuore industriale del Nord a lanciare appelli disperati per attirare nuovi residenti.
La Camera di Commercio di Varese ha messo sul piatto un bonus di 6.000 euro, distribuiti in tre anni, per chi si trasferisce stabilmente in provincia con un contratto di lavoro dipendente. Ne dà notizia il Corriere della Sera. Un’iniziativa inedita per un territorio da 800.000 abitanti, il terzo in Italia per densità di aziende. "È un esperimento – spiega il presidente Mauro Vitiello – ma riflette una preoccupazione reale per la tenuta economica e sociale del nostro sistema produttivo".
Il problema non è la mancanza di formazione: due università e una rete efficiente di Istituti tecnici consentono ai diplomati un tasso di assunzione del 94%. Eppure, su 10 giovani laureati, quattro scelgono di andarsene, spesso all’estero. I dati Istat parlano chiaro: nel 2023 oltre 21.000 italiani under 35 hanno lasciato il Paese. In larga parte si tratta di profili altamente qualificati.
Stipendi troppo bassi e concorrenza estera
Il nodo strutturale resta quello dei salari: in Italia il reddito medio annuo si attesta a 24.000 euro, contro i 36.500 dei Paesi Bassi. E nel Nord Italia si aggiunge la concorrenza di Svizzera, Germania e Milano. "Noi possiamo offrire a un neoassunto 1.700-1.800 euro al mese", riconosce Vitiello. "Il nostro bonus vuole essere anche un messaggio: qui trovi lavoro, ma anche servizi, ambiente, qualità della vita".
Intanto, altre città e regioni si attrezzano. A Bologna, il gruppo Renner ha attivato un progetto con i Salesiani: contratto a tempo indeterminato, alloggio e formazione per giovani immigrati, vista la difficoltà nel trovare operai specializzati. A Genova il tema della fuga dei residenti è entrato nella recente campagna elettorale. E nelle aree interne, le strategie si moltiplicano: in Trentino si incentivano ristrutturazioni, in Sicilia si vendono case a un euro, in Appennino si propone una flat tax al 7%. La Regione Calabria offre fino a 26.000 euro a chi si trasferisce nei piccoli comuni, seguita da Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Molise.
Un tempo erano i giovani a muoversi per cercare opportunità. Oggi è l’Italia dei territori a muoversi per cercare giovani.