CRONACA
L'impresa di Neil: nuovo record sul Lago di Lugano per il figlio e per la ricerca
Il nuotatore britannico ha completato 30,4 km in 8 ore e 34 minuti, battendo il primato 2024. È la prima delle dieci sfide in acque svizzere per sensibilizzare su una rara patologia neurologica infantile
CRONACA

Neil Gilson sfida il Lago di Lugano: 30 km a nuoto per una buona causa

24 GIUGNO 2025
CRONACA

Neil Gilson sfida il Lago di Lugano: 30 km a nuoto per una buona causa

24 GIUGNO 2025

AGNO - Una bracciata dopo l’altra, per oltre otto ore, attraversando il Lago di Lugano da Porlezza ad Agno. Neil Gilson, nuotatore britannico di 40 anni originario del North Devon, ha portato a termine ieri una straordinaria impresa sportiva e umana: percorrere i 30,4 km del Ceresio in 8 ore e 34 minuti, battendo ufficiosamente il precedente record stabilito nel 2024 (9h25’). Il crono sarà ora validato ufficialmente nelle prossime due settimane.

Gilson è partito alle 08:50 da Porlezza, sostenuto da condizioni meteo ideali e da uno scenario mozzafiato: le montagne del Ticino a fare da cornice a un lago che, con l’avanzare delle ore, ha superato i 27 gradi, rendendo la nuotata ancora più impegnativa. Un passaggio particolarmente ostico si è rivelato quello all’altezza della diga di Melide, dove le correnti contrarie hanno rallentato l’andatura del nuotatore. Ma superato Morcote, il vento è tornato favorevole, e Neil ha potuto affrontare il rettilineo conclusivo fino al traguardo del TCS Camping Lugano, vicino ad Agno, tagliato alle 17:24.

“È stata una nuotata dura!”, ha dichiarato all’arrivo. “A tratti mentalmente anche più difficile rispetto alla traversata del Lemano, a causa del caldo e delle correnti. Ma sono felice di avercela fatta entro il mio tempo obiettivo”.

Quella di ieri è solo la prima di dieci imprese che Gilson affronterà nei prossimi due anni nei maggiori laghi svizzeri, compreso un secondo tentativo sul Lemano, dove nel 2024 stabilì il record mondiale con una nuotata di oltre 72 chilometri in 22 ore. L’obiettivo? Sensibilizzare il pubblico e raccogliere fondi per la The Brain Charity e l’associazione britannica PANS PANDAS UK, che si occupano di una grave patologia neurologica infantile che ha colpito suo figlio all’età di due anni.

“Il tempo non è la cosa più importante”, ha spiegato Gilson. “Questa nuotata è stata per aiutare altre famiglie che stanno vivendo quello che abbiamo vissuto. Ero nervoso, perché è la prima della serie, e volevo che andasse bene. Ora guardo alla prossima sfida con fiducia”.

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