Ciclisti in costume, pasti cucinati alla mitica trattoria “Al Curvone” e persino una Mariangela truccata: annullata poche ore prima, la rievocazione è finita in autentico stile Megaditta
ROMA - Un’epica fregatura in puro stile tragicomico fantozziano. A Roma, decine di coraggiosi pedalatori avevano sborsato 45 euro per prendere parte alla prima edizione della mitica Coppa Cobram, rievocazione ciclistica del cult “Fantozzi contro tutti”. Location scelta: il Monte Antenne, ai Parioli, proprio dove nel 1980 Paolo Villaggio e la sua sgangherata compagnia scrissero pagine di storia comico-sociale. Tutto pronto: borracce, “birroni gelati”, bombe energetiche, e soprattutto il coupon per il pranzo pantagruelico alla “Trattoria al Curvone”, con l’immancabile frittatona di cipolle, polpette bavaresi del Dottor Birkenmaier e fagioli alla scorreggiona. Un menù da vera “merd… della Megaditta”.
Peccato che la pedalata non sia mai partita.
L’organizzatore, tale Riccardo M., all’una di notte della domenica ha gelato gli iscritti con un messaggio stringato: tutto annullato “per ragioni di ordine pubblico legate alla partita Roma–Verona all’Olimpico”. Tradotto: niente gara, niente Villa Ada, niente gloria da ragionieri in calzoncini.
Ma il vero spirito fantozziano non si ferma davanti a un divieto. Così, alle 10.30, una trentina di irriducibili si sono comunque presentati davanti al Forte Antenne, travestiti da ciclisti sfigati e da Mariangela (qualcuno ci ha portato persino la figlia, truccata di tutto punto). Hanno trovato però solo i 300 pasti già cucinati – devoluti poi in beneficenza – e la cruda realtà: la Coppa Cobram romana era finita prima ancora di cominciare.
Un epilogo che neppure il ragionier Fantozzi avrebbe potuto immaginare meglio.