"Anche in questo caso non parlerei di “crisi”, ma piuttosto di cambiamento di paradigma. Si tratta di un’evoluzione, quella digitale, che non tocca solo il mondo bancario, ma l’intero modus operandi all’interno di tutte le realtà aziendali. Noi abbiamo sempre creduto nella tecnologia, tanto è vero che siamo stati i primi in Ticino ad operare tramite una struttura informatica interna all’istituto, negli anni 60. Ciò ci permise di solcare nuove strade e di addentrarci nel mondo delle carte di pagamento negli anni ’70, quando nessuno credeva ancora nelle loro potenzialità. E così siamo andati sempre più avanti a livello tecnologico, fino a lanciare pochi anni fa CornèrTrader, la nostra piattaforma di trading online e più recentemente strumenti modernissimi come Apple Pay l’anno scorso e Samsung Pay un mese fa. Con tutto questo voglio dire che Cornèr Banca ha sempre creduto nelle enormi potenzialità offerte dai supporti digitali, studiandone a fondo i vantaggi. Nello stesso tempo, però, fare banca significa anche curare le relazioni personali con la clientela presente e potenziale. Siamo svizzeri, prudenti ed equilibrati, ma moderni. Allo stesso modo la banca del futuro, a mio parere, sarà quella che riuscirà a vivere in armonia con due settori apparentemente diversi come quello digitale e quello relazionale, ma che in realtà per me sono assolutamente complementari".