“Se semplifichiamo all’osso, possiamo vedere alle nostre spalle la facilità di reperire capitali, mentre nel presente - che oramai dura da anni - una forte crisi, e, ancora in divenire, le enormi difficoltà della digitalizzazione e delle ristrutturazioni. La piazza finanziaria ticinese è a metà guado, molti impiegati sono però sottacqua. Un’intera generazione assunta negli anni d’oro, oggi fatica a mantenere il posto di lavoro o, se licenziata, a trovarne un altro. Gli anni sono così passati in attesa del domani, senza affrontare di petto, e a sufficienza, necessità come la formazione continua. Per questo motivo le persone con più di 50 anni meritano un’attenzione particolare”.