“Non accettiamo che l’articolo 27 della Costituzione federale venga subordinato ad altre norme costituzionali e trattato alla stregua di un valore di serie B. La negazione di una libertà costituzionale significa negare l’esistenza stessa della Svizzera e di riflesso del Ticino, che non hanno bisogno di illegalità, di misure arbitrarie, di burocrazia asfissiante e punitiva”, ha infatti detto, chiedendo aggiornamenti anche sulla legge del lavoro, risalente agli anni ’60 e ormai non più aderente alla realtà che stiamo vivendo, per poi terminare dicendo che “mi piace pensare alla Camera come esempio ispiratore, per chi crede ancora nei valori svizzeri ma anche in una cultura imprenditoriale svizzera”