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09.11.2020 - 14:390

Un sorriso dall'apprendistato: tutti i ragazzi che cercavano hanno trovato un posto

Quest’anno sono stati registrati 2'369 nuovi contratti di tirocinio. Aumentano i giovani che hanno scelto di frequentare scuole secondarie, si teme un rischio di interruzioni. Non tutti gli apprendisti hanno trovato posto nel settore desiderato

BELLINZONA - Tutti i giovani e le giovani che intendevano iniziare un apprendistato in azienda hanno trovato una soluzione. È un bilancio positivo quello tracciato dal Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (DECS) nella conferenza stampa di fine campagna di collocamento in apprendistato 2020. Con il sostegno della Divisione della formazione professionale (DFP) e grazie all’importante mobilitazione delle associazioni del mondo del lavoro e delle aziende formatici, la straordinaria situazione legata al COVID-19 non ha avuto un impatto rilevante sul numero di nuovi contratti di apprendistato sottoscritti nel 2020

La straordinaria situazione legata al COVID 19 ha richiesto misure speciali anche per la campagna di collocamento in apprendistato 2020 conclusa a fine ottobre. È con soddisfazione e gratitudine che il Consigliere di Stato Manuele Bertoli, direttore del DECS, ha sottolineato il senso di responsabilità dimostrato dalle aziende formatrici in Ticino e il grande lavoro svolto già dalla primavera scorso da tutti i partner della formazione professionale. Tutti i giovani e le giovani che intendevano iniziare un apprendistato in azienda hanno trovato un collocamento a tirocinio o una soluzione alternativa. Quest’anno sono stati registrati 2'369 nuovi contratti di tirocinio, 80 in meno rispetto al 2019 (-3%), una flessione di nuovi entranti che si ritrova anche nelle scuole medie superiori e nelle scuole medie di commercio come effetto di una riduzione del numero di giovani che hanno deciso un cambiamento di percorso formativo.

Nella conferenza stampa è stato sottolineato come questa nuova situazione presenti alcune criticità. A fronte di una sostanziale stabilità del numero di allievi/e in uscita dalla quarta media, l’aumento delle promozioni verso le secondi classi del postobbligatorio (complessivamente circa 380 allievi nelle seconde classe in più rispetto all’anno 2019/2020), potrebbe avere conseguenze a corto termine, in particolare un rischio accresciuto di interruzioni di percorso a partire dai primi mesi del 2021. Nelle prossime settimane sono previsti approfondimenti con le Direzioni scolastiche per allestire misure puntuali di accompagnamento e informazione.  

Rita Beltrami, capo dell’Ufficio dell’orientamento scolastico e professionale (UOSP), ha presentato le scelte dei 3’288 giovani che hanno terminato a giugno la quarta media. Malgrado la situazione createsi a primavera, i/le giovani che hanno terminato la scuola dell’obbligo hanno potuto trovare una sistemazione, con percentuali sulle vie offerte nel postobbligo che non si discostano molto da quanto registrato negli scorsi anni. Si evidenziano le solite tendenze ovvero una certa propensione per il medio superiore delle ragazze, come pure una forte suddivisione di genere nella formazione professionale. Il settore sanitario e medico-tecnico scelto in modo preponderante dalle ragazze, mentre i ragazzi preferiscono la formazione industriale, agraria, artigianale. Solo il settore della formazione commerciale e dei servizi vede una ripartizione più equa.

Malgrado si sia riusciti a trovare un collocamento per quasi tutti i ragazzi e le ragazze che hanno terminato a giugno la scuola dell’obbligo, per alcuni si è trattato di ripiegare su formazioni diverse da quelle desiderate o su soluzioni transitorie, perfezionamenti linguistici o altro ancora.  

Quest’anno sono 3'658 i giovani che iniziano una formazione professionale di base, di cui 1'456 (40%) direttamente dalle scuole medie e 2'202 (60%) da altri percorsi. Sul totale dei 3'658 entranti nella formazione professionale, 1'289 hanno scelto una scuola professionale a tempo pieno e 2'369 un tirocinio nella forma duale (scuola-azienda).

Oscar Gonzalez, aggiunto al direttore della Divisione della formazione professionale, ha illustrato come in alcuni settori e professioni il numero di nuovi contratti di apprendistato abbia addirittura superato il dato del 2019 (ad esempio nell’industria e edilizia), mentre in altri settori è stata constatata una flessione, in particolare nel commercio e nella vendita. Al termine della campagna di collocamento sono inoltre rimasti vacanti un centinaio di posti di apprendistato in azienda, in linea con gli scorsi anni.  

Guardando verso i prossimi mesi, il Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport sottolinea come l’attuale incertezza riguardo all’evoluzione epidemiologica del COVID-19 comporti il mantenimento dell’accresciuta attenzione ed informazione sia dei giovani e delle giovani che si avviano alla ricerca di un posto di apprendistato per il prossimo anno, sia delle aziende formatrici.

Gli ispettori e le ispettrici di tirocinio della Divisione della formazione professionale, gli orientatori e orientatrici dell’UOSP e la Città dei mestieri della Svizzera italiana proseguono e rafforzano le attività, anche per la preparazione di un programma alternativo di eventi a Espoprofessioni 2021, annullato a causa dell’evoluzione della situazione pandemica, che permetterà ai vari pubblici di scoprire ed esplorare il mondo delle professioni e delle formazioni del postobbligatorio.

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