“Se sono giovani vogliono il per sempre, poi si scontrano con la realtà e l’esistenza e capiscono che non è così. Un conto è la favole dove si vive per sempre felici e contenti, un altro le difficoltà, il fatto che le persone evolvono e crescono in modo diverso e con bisogni diversi. Il matrimonio viene definito come una cambiale in bianco, speso non si hanno gli strumenti per viverlo, per affrontare i problemi, non hanno scelto sapendo fino in fondo cosa vuol dire sposarsi. Da cosa dipende? Dall’educazione, va bene, ma dal concetto che l’innamoramento è la proiezione dei nostri bisogni, mentre l’amare è vedere esattamente com’è la persona che si ha di fronte e sceglierla per quello. L’amore sano è quello in cui ci si aiuta reciprocamente a diventare quello che si è nati per essere, quello che si è nel profondo. Richiede molto lavoro, confronto, il bisogno di parlarsi, di livellare, di smussare gli angoli, di confrontarsi con le paure, lasciarsi le libertà, un percorso che possono fare le persone consapevoli”.