«Sono prove estremamente costose, con una durata temporale di massimo 10 anni. Se, per esempio, Lugano accetta di fare questo test con un city pricing, i costi sarebbero secondo i nostri calcoli di 200 o 300 milioni solo per installarlo, dopo 10 anni deve cancellare tutto. Potrebbe essere mantenuto? No, perché entrerebbe in gioco quello di natura federale e globale che tocca tutti i mezzi. Il modello federale non può essere introdotto ora, non siamo pronti perché ha bisogno di satelliti per il rilevamento di tutte le tratte percorse, ci sono dei grossi problemi con le ferrovie per calcolare i tragitti che vengono fatti. Viene messo in discussione anche l'abbonamento generale delle ferrovie, o quello a metà tassa, ed è prevista la defiscalizzazione di alcune tasse che l'automobilista paga, in pratica verrebbero a cadere per esempio le tasse di circolazione e sugli oli minerali e sui carburanti. I tempi non sono certo per domani. Oltretutto, la Confederazione ha approvato il Fondo per le ferrovie e il Fondo per le strade negli ultimi anni ed ora cambiamo di nuovo tutto? Lo trovo anacronistico».