LUGANO – Quelle bandiere scomparse (in lavanderia? Mah, il lavaggio è lungo…) e sostituite con dei sacchi della spazzatura con la scritta “No”, in via Monte Boglia, non hanno lasciato indifferenti. Soprattutto perché sono il simbolo di un Movimento con delle spaccature interne, e la votazione sulla tassa sul sacco è uno dei temi su cui la Lega conosce due correnti interne. L’ala barricadera, capitanata da Boris Bignasca, non ha gradito l’appello a votare sì di quindici deputati, apparsa settimana scorsa sul Mattino (questa volta, lo spazio è tutto per chi vuol votare no…), ma non è la prima volta che il partito di maggioranza relativa si spacca, vedi la questione preventivo.