“Se capisco bene l’intento del portale diretto da Boris Bignasca, il messaggio alle cittadine e ai cittadini ticinesi, è di non più votare i politici che, come me, sono a favore della tassa sul sacco. Se così fosse, nel 2019, il Governo si troverebbe senza consiglieri di Stato leghisti e lo stesso erede Bignasca rimarrebbe presto solo in Parlamento, dato che ben 15 deputate e deputati del suo gruppo sono oggi su questa posizione e potrebbero, domani, essere nuovamente su altri fronti rispetto alla volontà dei cosiddetti colonnelli; colonnelli che, ad onore del vero, non si sa bene né da chi siano stati arruolati né chi davvero sia disposto a sottomettersi ai loro ordini”, analizza la situazione interna alla Lega, per poi concludere (dopo aver parlato della tassa sul sacco)” se ne faccia una ragione il Mattino – e pure una parte della Lega – in Ticino le persone sono ancora libere e non si fanno fare il lavaggio del cervello da nessuno, tantomeno da colonelli senza esercito eppure sempre in guerra. Anche contro le loro stesse truppe”.