I presenti si sono inizialmente radunati a Como, dove Don Giusto ha ribadito che le frontiere devono adattarsi ai bisogni di tutte le persone. Anche se i migranti non sono più presenti nel parco di fronte alla stazione di Como S. Giovanni, sono ancora purtroppo ben presenti e senza tetto all’interno della città. Il corteo si è poi spostato al valico di confine, dove la presidente della Gioventù Socialista Svizzera Tamara Funiciello ha espresso il suo sdegno: “vogliamo mandare un segnale alla politica, siamo stufi […], l’Europa deve ritrovare la sua umanità […]”. Ha infine preso la parola il membro ticinese Franco Gabriele Bolckau, il quale ha parlato della propria esperienza con la complicata burocrazia degli uffici permessi.