«Viviamo in un paese strano, in cui alcune realtà semplici vengono negate fino all'inverosimile a meno che le raccontino le persone più insospettabili. Prendo atto di questo, cosa vuole che le dica di più? (ride, ndr). Non è questione di torto o ragione, solo di evidenziare il fatto che il 9 febbraio 2014 è in contrasto con i bilaterali. Se si vogliono disdire questi accordi, un'opzione legittima, anche se a mio avviso politicamente sbagliata, si deve dire fin dall’inizio che quello è l’obiettivo, non inventarsi escamotage come l'iniziativa del 9 febbraio. Verosimilmente, e lo sostengono in molti, essa era nata più che altro come uno strumento di pressione, ma poi ha cambiato la nostra Costituzione perché il popolo ha deciso così. Dunque, o questa riforma la si applica, come è giusto fare, o trasparentemente e coerentemente la si rivede, e mi pare che anche Blocher stia andando nella seconda direzione».