La seconda grossa questione sollevata è quella relativa al fatto che, una volta ricevute candidature e conosciuti i posti vacanti, i collaboratori degli URC devono incrociare i dati in modo da indicare ai datori di lavoro i possibili dipendenti più indicati e ai disoccupati le opportunità lavorative che meglio si addicono ai loro profili. "Ora si scopre anche che il software utilizzato dai collaboratori degli Uffici regionali di collocamento (URC) non è predisposto per incrociare automaticamente i profili dei candidati e i criteri per i posti di lavoro annunciati. I collaboratori degli URC devono eseguire ricerche «manuali» e verificare se profilo e impiego combaciano, stando a un articolo della «SonntagsZeitung» poi riportato anche dai media ticinesi", fa notare Pronzini. Appunto, Rizzi spiega che in una decina di giorni è tutto pronto, ma dieci giorni sono troppi, perchè "il nuovo sistema di “preferenza ai disoccupati residenti” prevede che gli URC abbiano “l’esclusiva” per poter presentare candidati per soli tre giorni e che se ne necessitano dieci la misura non avrà nessun effetto". Ci si chiede "come sia possibile che un simile problema del sistema informatico sia emerso solo ora".