"GIG Economy é un termine nuovo per realtà (lavoretti occasionali, senza rapporti di dipendenza) già esistenti ma che si diffondono oggi grazie alle piattaforme informatiche d’intermediazione che facilitano l’incontro fra chi domanda una prestazione e chi la offre. Lo statuto del lavoratore è quello di un “indipendente” il cui cliente paga una tariffa al gestore della piattaforma, che trattiene una commissione e riversa il saldo al lavoratore che deve poi arrangiarsi nella gestione delle assicurazioni sociali e delle tasse. L’esempio più noto è quello di Uber per i servizi di taxi, ma sono coinvolti molti altri settori (fattorini per consegne pasti o altro a domicilio, piccoli lavori di riparazione, baby sitting o “dog sitting”…) e tra i più conosciuti citiamo anche Airbnb. Ritenuto che queste nuove forme di economia sono frutto in particolare della digitalizzazione e della rivoluzione tecnologica in corso, noi intendiamo spiegare ai nostri giovani quali sono le opportunità di queste forme imprenditoriali, ma anche quali sono i rischi. Senza dimenticare l'importanza poi di rispettare le regole che la legislazione prevede già, seppure questa appaia non ancora sufficientemente adeguata ai cambiamenti".