Mentre “sorprende che i paladini del rispetto delle regole internazionali non mettono in atto la stessa energia per sostenere il rispetto delle regole del nostro mercato del lavoro. Perché sono totalmente d'accordo con loro che non bisogna violare le regole e dunque bisogna sostenere ogni misura atta a evitare la violazione delle regole che tutelano lavoratori e imprenditori seri! E lo si può fare nel rispetto dei trattati internazionali, ponendo semplici correttivi e verificando che al presentazione di una domanda di un permesso di lavoro siano rispettati i contratti collettivi e contratti normali di lavoro. Già, perché, come indica l’iniziativa parlamentare dei colleghi Fonio, Agustoni e Pagani, si vuole evitare che un informatico che per legge deve percepire 18.- franchi all’ora non venga sfruttato con un contratto che ne prevede invece 4,50 franchi all’ora!”.