POLITICA
Il 63% degli svizzeri appoggerebbe la legge Covid. Il certificato Covid ritenuto un elemento decisivo nel combattere la pandemia
Il referendum verrebbe quindi bocciato. Chi lo sostiene invece cita la discriminazione ai danni dei non vaccinati. L'82% dei votanti direbbe sì all'iniziativa popolare "Per cure infermieristiche forti", indecisione sull'iniziativa sulla giustizia

BERNA - Gli svizzeri vorrebbero bocciare con un sonoro 63% il referendum contro la legge Covid, legittimando dunque l'azione del Governo in ambito di pandemia: è ciò che emerge da un sondaggio pubblicato oggi da “20 Minuten” e Tamedia in relazione alle votazioni federali del 28 novembre.

La bocciatura avverrebbe tra i simpatizzati di tutti i partiti salvo tra quelli dell'UDC, gli uomini sarebbero più propensi delle donne ad appoggiare la legge. Quasi la metà di coloro che direbbero sì vede nel certificato Covid un elemento decisivo per combattere la pandemia e dunque lo ritengono un motivo per votare sì. I contrari citano la disciminazione ai danni dei non vaccinati. 

Chiara anche la tendenza per l'iniziativa popolare “Per cure infermieristiche forti”, che sarebbe appoggiata addirittura dall'82% dei votanti che hanno partecipato al sondaggio. C'è molta indecisione invece in relazione all'iniziativa popolare “Per la designazione dei giudici federali mediante sorteggio (Iniziativa sulla giustizia)”: dal sondaggio emerge un 48% di favorevoli, contro un 33% di contrari, con un quinto dei votanti che non ha ancora scelto cosa voterà. 

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