POLITICA
Albert Rösti punta al Dipartimento Ambiente. Marchesi: "Per un approccio più pratico". Gysin: "Speriamo di no"
Le elezioni al Consiglio Federale viste con alcuni deputati ticinesi. Storni: "Sorpreso dalla mancata elezione di Eva Herzog"

BERNA – Elisabeth Baume-Schneider e Albert Rösti sono stati eletti ieri in Consiglio Federale. Tra sorprese e curiosità, a La Regione si sono espressi alcuni deputati ticinesi. Il Consigliere Nazionale Bruno Storni si è detto sorpreso della mancata elezione di Eva Herzog. “Pensavo venisse eletta tranquillamente. L’elezione di Baume-Schneider la consideravo difficile per via della questione linguistica”. Di diverso avviso, invece, Piero Marchesi. “Era abbastanza chiaro che la deputata giurassiana potesse avere successo. È una persona empatica e simpatica. Spero che Rösti possa prendere il dipartimento lasciato libero da Simonetta Sommaruga per dare un approccio più pratico”.

Secondo Alex Farinelli (PLR), “si è capito subito in che direzione si stava andando. L’imposizione del PS di un ticket solo donne ha inciso. La questione linguistica è un problema? Non penso, il PS ha assicurato che sarebbe stata una situazione transitoria”. Secondo Marco Romano (Centro), bisogna “fare attenzione a parlare di latini in Governo. Mettere insieme francese e italiano potrebbe sfavorire il Ticino”.

Per Greta Gysin (Verdi), dall’elezione di ieri “ne esce rafforzato il mondo agricolo e la campagna. Ma non a beneficio di una politica climatica al passo con i tempi. Per i Verdi ci sarà più lavoro da fare in Parlamento. Rösti punta al Dipartimento dell’ambiente? Non è un segnale che ci fa stare tranquilli. Speriamo che questa possibilità venga scongiurata”.

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