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10.03.2023 - 08:520
Aggiornamento: 09:18

L'87% delle auto dei frontalieri viaggiano con una sola persona a bordo. "Divieto di accesso!"

Lo chiede la Lega, con una mozione presentata a livello cantonale da Massimiliano Robbiani e un atto analogo di Lorenzo Quadri a Berna. "I Cantoni abbiano la possibilità, non l'obbligo, di introdurre una misura in tal senso"

BELLINZONA - I Cantoni dovrebbero avere la possibilità, il che non significa obbligo, di introdurre il divieto di accesso alle auto dei frontalieri con a bordo una sola persona. Lo chiede una mozione di Massimiliano Robbiani della Lega, per migliorare la viabilità e dopo la mozione di Schmid approvata dal Nazionale che permette ai lavoratori di oltre confine gli spostamenti di lavoro con la loro vettura privata. Il medesimo testo, adattato al contesto nazionale, è stato presentato da Lorenzo Quadri a Berna. 

"Il Consiglio di Stato è incaricato di esaminare la fattibilità, da parte del Cantone, di decretare dei divieti d’accesso, a determinate condizioni, alle auto di frontalieri con a bordo il solo conducente; qualora necessario, di sottoporre al Gran Consiglio una base legale, o di emanare un’ordinanza, che dia la possibilità al Cantoni di introdurre quanto indicato sopra", scrive Robbiani.

Il leghista cita dei dati secondo cui l'87% delle vetture frontaliere che arrivano in Ticino abbiano a bordo un solo conducente e "le conseguenze viarie di questa situazione, specialmente nel Mendrisiotto e nel Luganese, sono dei continui congestionamenti della viabilità con tutte le ricadute negative del caso sulla qualità di vita degli abitanti (inquinamento, esposizione al rumore, difficoltà negli spostamenti, eccetera)", calcolando il continuo aumento dei permessi G. Addirittura teme che dopo la mozione Schmid possano crescere ancora.

"Questi problemi viari, essendo provocati dagli eccessi del frontalierato, vanno risolti intervenendo sulla causa. Non è per contro accettabile pensare di farlo penalizzando indiscriminatamente tutti gli automobilisti, compresi i residenti, che hanno tutto il diritto di potersi spostare liberamente in casa propria. La questione non riguarda ovviamente solo il Ticino, ma tutte le regioni ad alta concentrazione di frontalierato. Nel Canton Ginevra sono state formulate proposte da parte di varie forze politiche per affrontare il problema. Una di esse – dell’ex consigliere di Stato Pierre Maudet – prevede, durante le ore di punta, un divieto di entrare nel Cantone attraverso i valichi secondari per i veicoli con a bordo una sola persona", prosegue la mozione.

Cosa possono fare i Cantoni, soprattutto di confine? "Devono avere la possibilità (non l’obbligo) di intervenire in tal senso, anche introducendo dei divieti d’accesso a determinate condizioni, così da imporre modalità di trasporto alternative, come la condivisione dell’auto o la mobilità aziendale, che altrimenti – come confermano i dati ticinesi – non decollano".

 

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