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10.03.2023 - 11:010

L'urlo di alcuni deputati: "Accogliamo i bambini ucraini o li lasciamo deportare in Russia?"

Rappresentanti di PS, Verdi, Il Centro, PLR e Lega chiedono al Governo di che iniziative ci si potrebbe far promotori per occuparsi dei bambini che rimangono orfani a causa della guerra in Ucraina

BELLINZONA - Non accogliere i bambini ucraini, soprattutto quelli rimasti orfani, significa condannarli alla deportazione in Russia. Sono termini forti quelli usati in una interrogazione interpartitica che coinvolge PS, Verdi, Il Centro, PLR e Lega, con Carlo Lepori, Danilo Forini, Marco Noi, Matteo Quadranti, Natalia Ferrara, Ivo Durisch, Maddalena Ermotti-Lepori, Anna Biscossa, Raoul Ghisletta, Nicola Pini, Fabrizio Sirica, Giorgio Fonio, Daria Lepori, Giulia Petralli, Roberta Passardi, Giovanni Berardi e Matteo Buzzi.

" Il Canton Ticino vuole accogliere i bambini ucraini? O non vuole occuparsene, lasciandoli alla mercé delle autorità di occupazione della Federazione russa in Ucraina", è la domanda iniziale

"Oggi, le autorità del Canton Ticino che boicottano l’accoglienza nel cantone degli orfani ucraini indirettamente li condannano alla deportazione in Russia. La stampa internazionale ha riferito ampiamente negli ultimi mesi della deportazione sistematica da parte della Federazione russa di migliaia di minorenni ucraini dalle zone da loro occupate; anche la popolazione ticinese ne è stata informata grazie a numerosi approfondimenti da parte dei media cantonali. Ovviamente la fascia più vulnerabile della gioventù ucraina è rappresentata degli ospiti degli orfanotrofi, resi spesso inagibili dalle distruzioni dovute ai bombardamenti".

Qualcuno in Svizzera si sta muovendo, "i cantoni di Ginevra, Appenzello, Berna, Turgovia, Vallese e Vaud hanno sostenuto e favorito l’accoglienza nel proprio territorio di gruppi numerosi di orfani provenienti da orfanotrofi distrutti in Ucraina".

"Poiché queste iniziative difficilmente potevano essere promosse da parte dell’autorità dei Paesi coinvolti, già assorbite dalla gestione di altri problemi estremamente complessi e urgenti, in generale esse sono state assunte, promosse e condotte da organizzazioni private, prima fra tutte l’organizzazione denominata SOS Villages d’enfants. Per la popolazione ticinese è evidente che ogni orfano accolto nel territorio svizzero viene salvato dalla deportazione in Russia", continuano i deputati, che chiedono al Governo:

"Quali iniziative ritiene di poter assumere rispettivamente promuovere per seguire l’esempio di numerosi altri cantoni svizzeri?

In particolare:

a) garantendo la scolarità gratuita per tutti gli orfani ucraini accolti nel territorio del cantone come previsto obbligatoriamente dalla legislazione ticinese, indipendentemente dal loro statuto;

b) riconoscendo che la necessità di salvare gli orfani dalla deportazione nella Federazione Russa impone di non considerarli come numeri compresi nella quota di attribuzione dei rifugiati ucraini ai singoli cantoni;

c) assistendo le organizzazioni private che promuovono in modo professionale simili iniziative di accoglienza".

 

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