POLITICA
CPI Hospita, avanti tutta
Ieri la Gestione ha proseguito i lavori per l'istituzione della Commissione. Obbiettivo: in Parlamento a fine gennaio. Ecco i nodi ancora da sciogliere

BELLINZONA - Si procede a tappe spedite e con un obiettivo chiaro: fine gennaio, il 26 per la precisione, quando il Gran Consiglio tornerà a riunirsi in seduta plenaria. È quella la data cerchiata in rosso dai deputati della Commissione della Gestione, per far dare luce verde dal Parlamento all’istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta (CPI) sul Caso Hospita. Pochi dubbi sui numeri: salvo la Lega, che non ha ancora preso una posizione definitiva, tutti gli altri gruppi parlamentari si sono detti favorevoli alla CPI. Si tratta dunque di presentare una proposta strutturata.

Di questo ieri, come riferisce il Corriere del Ticino, si è occupata la Gestione nell’ultima riunione prima delle ferie natalizie. Dopo la risposta del Consiglio di Stato, che ha essenzialmente lasciato ogni valutazione di merito al Gran Consiglio, si tratta ora di definire perimetro e contenuti: “Andrà specificato in maniera chiara il mandato, per capire su quali zone grigie si vuole far luce”, dichiara al CdT il presidente Fabrizio Sirica. Oltre a ciò andrà chiarito anche il budget complessivo per la Commissione, così come "il budget per le consulenze esterne, un tema molto importante per dare qualità procedurale ai lavori della CPI”. Il compito di decidere quali esperti contattare sarà infatti delegato alla stessa CPI.

Un altro punto oggetto di valutazioni e approfondimenti riguarda la composizione: chi ne farà parte? La decisione finale spetta al Gran Consiglio ma, sottolinea Sirica, “la mia personale idea è quella di proseguire come in passato, ossia assegnando un membro per ogni gruppo parlamentare”. Una soluzione, questa, che se accolta dal Parlamento, vedrebbe la CPI comporsi di sei deputati. Verrebbero dunque esclusi gli esponenti dei così detti partitini, tra i quali l’MPS, che ha dato il via al caso, dal profilo politico, con l’ormai nota interrogazione.

“Iniziare il prima possibile - conclude Sirica - significa finire il prima possibile, anche per evitare che i lavori siano influenzati da dinamiche elettorali”.

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