"In molti credono che se vengono da noi gli diamo le pillole, e non vogliono essere dipendenti dai farmaci, per cui non arrivano. Essi però vengono dati solo in pochi casi, ma se si crede di avere un difetto, si pensa anche che la soluzione sia quella. Il lavoro è di relazione, è una psicoterapia, è qualcosa che avviene nel rapporto con l’altro. Il gatto si morde la coda, poiché ritengono che non si solleveranno mai senza la pastiglia, che rifiutano credendola la conferma di un difetto. La colpa è di chi sostiene certi temi all’alba del terzo millennio. Oltretutto, i disturbi del pensiero legati all’insicurezze o a certe manie possono passare rapidamente, pur acuendosi con lo stress. Tutti possiamo averli. Non se ne parla mai, purtroppo, quando sarebbe così semplice. Nella mia carriera, non ho mai trovato situazioni impossibili, la cronicità non esiste, chiunque può uscirne”.