“Come dico sempre a tutti, la mia fortuna nella sfortuna è che sono nata così...e la mia grandissima fortuna è che nessuno in famiglia ha mai fatto pesare la mia disabilità! Sono cresciuta passando le estati in capanna sul Monte Tamaro, non sono mai stata nascosta agli altri e anche se c'era gente in paese che diceva "lei deve fare la scuola speciale"...io ho fatto tutte le scuole normali. Ho imparato ad allacciarmi le scarpe, a nuotare e ad andare in bicicletta prima di mio cugino che di mani ne ha due... Ho giocato per alcuni anni a hockey su ghiaccio...creando da zero, con delle amiche, una squadra che è durata una decina di anni...Faccio maglia, uncinetto, bricolage, cucito...ho imparato a cercare le mie tecniche per fare qualsiasi cosa...e se non ci riesco...chiedo! Non sono mai stata avvantaggiata...anche in casa mi hanno sempre fatto provare prima di darmi un aiuto!!”, prosegue.