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21.12.2023 - 11:310

"Il calcio è libero". Storica sentenza: "Da parte di UEFA e FIFA un abuso di posizione dominante"

La Corte di Giustizia Europea ha dato ragione ai club della Superlega, che volevano dare vita a dei tornei internazionali alternativi a Champions e Europa League. "Non è legale che FIFA e UEFA debbano dare la loro approvazione e applichino sanzioni"

BRUXELLES - UEFA e FIFA stanno perpetrando un abuso di posizione dominante: non possono infatti impedire ai club iscritti di partecipare a tornei di organizzazioni diverse. Lo ha stabilito la Corte di Giustizia Europea, usando anche parole dure, mentre si esprimeva sul contenzioso che opponeva i due colossi del calcio europeo e mondiale e i club che avevano costituito la Superlega.

Essi desideravano dar vita a una nuova coppa internazionale, la Super Lega appunto, in alternativa a competizioni come la Champions League e l'Europa League, con regole nuove. FIFA e UEFA si erano opposte, sostenendo di dover prima approvare il nuovo torneo (via libera che ovviamente non è stato dato).

Dopo due anni, si è espressa la Corte di Giustizia, che ha dato ragione ai club, anche se ciò non significa che il progetto della Super Lega diventerà realtà. Non si è infatti pronunciata sull'iniziativa specifica. La sentenza, in ogni caso, è rivoluzionaria e accusa fortemente i maggiori organi internazionali che gestiscono il businnes del pallone. 

“Le regole di FIFA e UEFA che impongono la propria approvazione allo sviluppo di nuove competizioni tra club, come per esempio la Superlega, proibendo a squadre e giocatori di parteciparvi, sono illegali. Non c’è una cornice legale che garantisca trasparenza, oggettività, mancanza di discriminazione e proporzionalità da parte di FIFA e UEFA", si legge in un passaggio. E ancora: “Le regole che danno a FIFA e UEFA il controllo esclusivo sullo sfruttamento dei diritti commerciali dei diritti relativi a questi tornei sono tali da limitare la competizione in un ambito di grande importanza per media, consumatori e spettatori televisivi dell’Unione Europea”. Esse, al momento, "si trovano in una posizione di abuso di posizione dominante”,

UEFA e FIFA, infatti, devono rispettare "le regole della concorrenza e il rispetto delle libertà del movimento", dato che "l’organizzazione di competizioni di calcio per club e lo sfruttamento dei diritti media sono, evidentemente, attività economiche". 

La Super Lega voleva garantire ai club più importanti una miglior ripartizione dei diritti televisivi derivanti dalle partite della competizione. Alle sue prime battute, l'idea era di farlo creando una sorta di lega a numero chiuso in cui si sarebbero sfidate le grandi, poi col tempo, il progetto si è evoluto, e si è pensato a una lega maggiormente aperta, un po' sul modello di Champions e Europa League, con promozioni e retrocessioni, basate sul merito e non aperte solo alle squadre più blasonate. Vi avevano aderito sin da subito dodici club italiani e sei di Premier League, ma il tutto era stato fermato dall'opposizione di UEFA e FIFA. 

"Il monopolio UEFA è finito. Il calcio è libero. I club sono ora liberi dalla minaccia di sanzioni e liberi di determinare il proprio futuro", così A22 Sports Management, la società che detiene i diritti del progetto Superlega, ha commentato la storica sentenza, proponendo addirittura la visione gratuita per i tifosi delle future gare (sarà, ovviamente, tutto da vedere, soprattutto se gli introiti previsti si basano soprattutto sui diritti tv...). 

 

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