POLITICA
«Quadri pavloviano, Gobbi stizzito: curioso... »
Più sicurezza e meno polemiche, questa in sintesi la richiesta di Fiorenzo Dadò all'indirizzo della Lega
BELLINZONA - «Curiosamente le reazioni più critiche sono giunte dalla Lega, che peraltro dichiara di condividere tutte le nostre proposte». Reagisce con stupore Fiorenzo Dadò ai commenti sulla proposta del gruppo PPD sulla questione sicurezza. «Mentre il commento di Lorenzo Quadri era prevedibile (è una sua abitudine pavloviana quella di invocare la “Xerox” quando qualcuno presenta delle proposte che condivide), registriamo con sorpresa la reazione stizzita del Consigliere di Stato Norman Gobbi», afferma Dadò.«Il “ministro” della sicurezza – pur riconoscendo il buon fondamento delle nostra preoccupazioni – accusa il PPD di volere inventare l’acqua calda e di far sembrare che lui, la polizia cantonale e la sezione della popolazione “non abbiano fatto nulla”», continua la nota. «I rimproveri di Gobbi lasciano perplessi, dato che nulla – nel comunicato stampa – lascia anche lontanamente intendere che Dipartimento e Polizia cantonale stiano con le mani in mani. Il nostro Gruppo ha piena fiducia nell’operato della Polizia cantonale e ringrazia il suo Comandante e tutti gli agenti per l’ottimo lavoro che prestano ogni giorno. Il nostro Gruppo esprime pari apprezzamento per i funzionari della Sezione della popolazione, chiamata ad operare in un contesto giuridicamente sempre più complesso». Il gruppo di Dadò però «ritiene che in questo periodo delicato occorra alzare la guardia e intensificare le attività di informazione, prevenzione e repressione».E qui ci addentriamo in qualche numero. Nel periodo aprile 2015-aprile 2016 – si ricorda nel comunicato - il Dipartimento delle Istituzioni ha rilasciato/rinnovato il permesso a 33 persone con precedenti penali quali porto abusivo di armi, violenza/minaccia a un pubblico ufficiale, furto e violenza privata (28 permessi G, 5 permessi B). Mentre nel periodo aprile 2015-novembre 2015 ha rilasciato/rinnovato il permesso a 35 persone con procedimenti penali in corso, tra cui per reati contro l’integrità fisica e reati patrimoniali (28 permessi G, 7 permessi B). Dal dicembre 2015 il Consiglio di Stato ha rinunciato a verificare in modo sistematico l’esistenza di procedimenti penali nei confronti delle persone che chiedono un permesso.«L’auspicio espresso dal Gruppo PPD è che i controlli vengano potenziati e che non si proceda al rilascio di alcun permesso a persone con pendenze o precedenti penali che riguardino la sfera della sicurezza (p. es. armi, violenza, furti)», sottolinea quindi Dadò. «In merito agli altri aspetti il Gruppo PPD presenterà prossimamente degli atti parlamentari volti a chiarire la situazione. In conclusione il Gruppo PPD auspica che le altre forze politiche collaborino per l’obiettivo comune di una maggiore sicurezza in Ticino, accantonando inutili polemiche partitiche».
In Vetrina

IN VETRINA

Linea 5, in servizio i primi bus articolati elettrici: “Un passo decisivo per la mobilità del Luganese”

14 DICEMBRE 2025
IN VETRINA

Gehri Rivestimenti e l'innovazione: dagli stili contemporanei al progetto di originalità

12 DICEMBRE 2025
IN VETRINA

Quarant’anni di sommelier ticinesi, un brindisi a Piero Tenca

27 NOVEMBRE 2025
IN VETRINA

Hotel Belvedere Locarno, emozioni da regalare tutto l’anno

25 NOVEMBRE 2025
IN VETRINA

Bazzi e Valsecchi, l'unione di due marchi storici per il futuro dell'abitare

21 NOVEMBRE 2025
IN VETRINA

Torna a Lugano Vini in Villa, il festival che celebra il vino ticinese e le sue nuove storie

19 NOVEMBRE 2025