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28.07.2016 - 15:440
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

«Quadri pavloviano, Gobbi stizzito: curioso... »

Più sicurezza e meno polemiche, questa in sintesi la richiesta di Fiorenzo Dadò all'indirizzo della Lega

BELLINZONA - «Curiosamente le reazioni più critiche sono giunte dalla Lega, che peraltro dichiara di condividere tutte le nostre proposte». Reagisce con stupore Fiorenzo Dadò ai commenti sulla proposta del gruppo PPD sulla questione sicurezza. «Mentre il commento di Lorenzo Quadri era prevedibile (è una sua abitudine pavloviana quella di invocare la “Xerox” quando qualcuno presenta delle proposte che condivide), registriamo con sorpresa la reazione stizzita del Consigliere di Stato Norman Gobbi», afferma Dadò. «Il “ministro” della sicurezza – pur riconoscendo il buon fondamento delle nostra preoccupazioni – accusa il PPD di volere inventare l’acqua calda e di far sembrare che lui, la polizia cantonale e la sezione della popolazione “non abbiano fatto nulla”», continua la nota. «I rimproveri di Gobbi lasciano perplessi, dato che nulla – nel comunicato stampa – lascia anche lontanamente intendere che Dipartimento e Polizia cantonale stiano con le mani in mani. Il nostro Gruppo ha piena fiducia nell’operato della Polizia cantonale e ringrazia il suo Comandante e tutti gli agenti per l’ottimo lavoro che prestano ogni giorno. Il nostro Gruppo esprime pari apprezzamento per i funzionari della Sezione della popolazione, chiamata ad operare in un contesto giuridicamente sempre più complesso». Il gruppo di Dadò però «ritiene che in questo periodo delicato occorra alzare la guardia e intensificare le attività di informazione, prevenzione e repressione». E qui ci addentriamo in qualche numero. Nel periodo aprile 2015-aprile 2016 – si ricorda nel comunicato - il Dipartimento delle Istituzioni ha rilasciato/rinnovato il permesso a 33 persone con precedenti penali quali porto abusivo di armi, violenza/minaccia a un pubblico ufficiale, furto e violenza privata (28 permessi G, 5 permessi B). Mentre nel periodo aprile 2015-novembre 2015 ha rilasciato/rinnovato il permesso a 35 persone con procedimenti penali in corso, tra cui per reati contro l’integrità fisica e reati patrimoniali (28 permessi G, 7 permessi B). Dal dicembre 2015 il Consiglio di Stato ha rinunciato a verificare in modo sistematico l’esistenza di procedimenti penali nei confronti delle persone che chiedono un permesso. «L’auspicio espresso dal Gruppo PPD è che i controlli vengano potenziati e che non si proceda al rilascio di alcun permesso a persone con pendenze o precedenti penali che riguardino la sfera della sicurezza (p. es. armi, violenza, furti)», sottolinea quindi Dadò. «In merito agli altri aspetti il Gruppo PPD presenterà prossimamente degli atti parlamentari volti a chiarire la situazione. In conclusione il Gruppo PPD auspica che le altre forze politiche collaborino per l’obiettivo comune di una maggiore sicurezza in Ticino, accantonando inutili polemiche partitiche».
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