SCINTILLE
Carl Gustav Jung, l’uomo che volle rendere cosciente l’inconscio
Brenno Martignoni Polti ripercorre il pensiero e la vita del fondatore della psicologia analitica: tra ombra, archetipi e la lotta per l’equilibrio dell’anima: “Da me la natura vuole che io sia semplicemente un uomo, ma un uomo cosciente di ciò che

di Brenno Martignoni Polti

Psichiatra, psicoanalista, antropologo, filosofo. Intellettuale. Di riferimento. Padre della psicologia analitica. Il metodo clinico per riportare all’equilibrio. Carl Gustav Jung. Nato il 26 luglio 1875. Sul lago di Costanza. A Kesswil. Turgovia. Dopo la maturità e gli studi di medicina a Basilea (1895-1900), praticante e medico assistente (sotto Eugen Bleuler) all’istituto psichiatrico universitario del Burghölzli a Zurigo (1900-1902). Lì, a sua volta, medico dal 1904 al 1909. Già dal 1905 fino al 1914, libero docente di psichiatria all’Università di Zurigo. Sempre al Burghölzli promotore di un laboratorio di psicologia. “Rendi cosciente l’inconscio, altrimenti sarà l’inconscio a guidare la tua vita e tu lo chiamerai destino.” Con esperimenti di associazione. Vi scoprì dei "complessi" che confermarono i "meccanismi di rimozione" di Sigmund Freud. Anche se, poi, si pose in piena antitesi con quest’ultimo. Per via della concezione della libido. Una rottura definitiva e irreversibile. Dal congresso internazionale di Monaco del 1913. Infatti, se per Freud, a valere, era soltanto la centralità della sessualità. Per Jung, l’energia psichica autonoma, polarizzata, si esprimeva attraverso modelli comportamentali collettivi. Archetipi e moti individuali della vita conscia e inconscia. “La depressione è una signora vestita di nero che bisogna far sedere alla propria tavola ed ascoltare.” Nel suo Studio di Küsnacht si focalizzò sull’introspezione. Con la tecnica dell'immaginazione attiva. Tra comunità e singoli. Animus, anima e ombra. Essenze simboliche che prendono forma attraverso sogni, arte e religione. Un caso su tutti. Nel 1904. La diciottenne Sabina Nikolaevna Spielrein. L’allora trentenne Jung, se ne fece convinto carico. Un acuto coacervo di isteria e improvvise crisi devastanti. Dinamiche difficilissime, che Jung, in poco tempo, riuscì a risolvere. Tanto da consentire alla sua paziente l’accesso alla formazione accademica. Fino alla laurea in medicina all’università di Zurigo. L’analisi si trasformò anche in legame sentimentale. Serio, al punto che Sabina avrebbe voluto anche un figlio. Questa storia è stata oggetto di attenta ricostruzione artistica. Trasposta in film nel 2003. “Prendimi l’anima” di Roberto Faenza. Regista impegnato. Già vincitore al Film Festival Ragazzi Bellinzona nel 1993 con “Jona che visse nella balena”. Carl Gustav Jung, dal 1933 al 1941 tenne corsi pubblici di psicologia presso il Politecnico federale di Zurigo, docente titolare nel 1934. Professore di psicologia medica all'Università di Basilea (1943-1944). Molti dei suoi pensieri approdarono pure da noi. A portarli, lui in persona, quale “Spiritus Rector”. Ad Ascona. Agli annuali colloqui della Fondazione Eranos. Incontri di prestigio per studiosi di scienze naturali e umane. Sostenitore dell'idea secondo cui le tradizioni mistiche e religiose costituivano una catena ininterrotta di manifestazioni dell'inconscio. Elaborata con il fisico, premio Nobel, Wolfgang Pauli, nel 1952, enuncia la teoria della sincronicità. Secondo la quale, numerosi fenomeni parapsicologici seguono leggi riscontrabili nel mondo della materia, a livello subatomico e cosmico. Ricevette innumerevoli dottorati honoris causa in tutto il mondo. Fondato nel 1948 a Zurigo, l’Istituto C. G. Jung, che cura la formazione e la ricerca nel campo della psicologia analitica e complessa, ha oggi sede a Küsnacht. Carl Gustav Jung morì il 6 giugno 1961 nella sua casa sul lago. Edificio e giardini, a sua immagine e somiglianza. “Ciò che la natura richiede al melo è che produca mele e al pero che produca pere. Da me la natura vuole che io sia semplicemente un uomo, ma un uomo cosciente di ciò che è.”

 

Potrebbe interessarti anche

POLITICA

Bellinzona, 'Il Noce' replica alle polemiche e legittima Martignoni Polti come Primo cittadino

POLITICA

Elezioni federali, Brenno Martignoni Polti potrebbe essere della partita

In Vetrina

IN VETRINA

Raiffeisen Lugano, da 50 anni la “banca delle persone”

17 GIUGNO 2025
IN VETRINA

Gehri Rivestimenti, dove la materia prende parola

02 MAGGIO 2025
IN VETRINA

Intrappolati nella rete: la dipendenza da internet e le sue insidie

04 APRILE 2025
IN VETRINA

Cieslakiewicz, l'anno d'oro di BancaStato e il commosso 'Grazie!' a Bernardino Bulla

14 MARZO 2025
IN VETRINA

Innovative, di design e ecosostenibili: ecco le superfici su misura firmate Gehri Rivestimenti

13 MARZO 2025
IN VETRINA

Tennis, attenzione agli infortuni: traumi acuti e da sovraccarico sotto la lente

12 MARZO 2025