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19.02.2016 - 09:470
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Ambrì, il destino passa da Lugano

Ultime quattro partite di regolar season: col Lugano ormai quinto, l'Ambrì deve qualificarsi per i play off. Avversari? Due volte il Bienne, ma prima e dopo... i cugini

LUGANO - Riprende il campionato di hockey, e lo fa col botto. È subito derby, il penultimo stagionale. Il Lugano è partito malissimo, ha rimontato alla grande con Shedden ed ora si trova in un periodo interlocutorio: i play off, e ci mancherebbe, sono garantiti. Le posizioni nobili, invece, un po' meno: l'obiettivo era essere nella top 4, e al momento appare difficilmente raggiungibile. L'Ambrì parimenti ha iniziato col freno a mano tirato, Kossmann ha dato la scossa, ma la svolta non è mai arrivata veramente, perché i leventinesi arrancano tra il paradiso e l'inferno, sopra e sotto la riga. Detto così, parrebbe decisamente un derby importante soprattutto per i biancoblù. Ironia della sorte, il Lugano si trova un pezzo di destino degli avversari storici di sempre nella mani. Batterli complicherebbe la loro corsa verso la top 8, perdere significherebbe continuare il momento no vissuto prima della pausa e rilanciare forse in modo importante l'Ambrì. In molti, sul fronte bianconero, hanno sentito la necessità di precisare come nessuno farà favori ai cugini, come se fosse necessario. Per i tifosi, vincere e estromettere i biancoblu dai play off sarebbe senza dubbio un bel regalo posticipato per i 75 anni. Alla Valascia fanno sapere di non volere e di non attendersi sconti, anzi di voler far vedere di meritare un posto nei play off. Sarà l'ultima gara da leventinese alla Resega per Inti Pestoni, che di sicuro questo periodo lo sta vivendo in modo particolare, pronto a dire arrivederci alla squadra che lo ha cresciuto. A Lugano, l'infermeria è affollata da Bertaggia, Chiesa e Brunner: nessuno rientrerà per il derby di stasera, segno che, in fondo, non è una partita così importante da rischiare gli infortunati. Il pensiero in casa bianconero è ormai rivolto ai play off, nessuno vuole forzare recuperi improvvisati e tutti cercheranno di non farsi male in queste ultime due settimane di regolar season. Ciò non significherà, ovviamente, sacrificare l'agonismo, soprattutto questa sera. La vigilia alla Resega è stata disturbata dall'interesse del Lulea per Linus Klasen, tanto che lo stesso General Manager degli svedesi ha dichiarato come non parlerà più di singoli per non destabilizzare i due spogliatoi. Di mercato, nell'hockey, si parla sette giorni su sette, e nonostante sia tutto in bilico, le voci in casa biancoblù parlano di un Giroux che potrebbe non essere riconfermato e di un interesse del Berna per Mäenpää. Tutto è in stand by, comunque. Domani alla Valascia arriverà il fanalino di coda Bienne, ormai condannato e senza più nulla da dire. Sulla carta, dovrebbe essere una vittoria facile, da replicare poi in settimana sulla loro pista. Sei punti su cui, scaramanzia e imprevisti a parte, l'Ambrì dovrebbe poter contare se davvero vuole arrivare ai play off. Ma perdere oggi, in un derby, in qualsiasi modo, potrebbe mettere i ragazzi di Kossmann in una situazione emotiva difficile, rendendo ardua anche una sfida sulla carta semplice. E due vittorie col Bienne potrebbero non bastare, perché l'ultima giornata propone, di nuovo, Ambrì contro Lugano. Calcoli alla mano, il destino dei biancoblu è dunque nella mani del Lugano, o meglio, è nelle loro mani ma di fronte troverà l'avversario migliore e peggiore in questi momenti. Migliore perché è quello che sicuramente dà più stimoli, nella partita più sentita, perché in fondo, come detto, ha la testa già ai play off. Il peggiore perché può giocare senza eccessivi assilli di classifica e perché l'intenzione di sgambettare i cugini è forte. Comunque vada, saranno due derby per cuori forti. Tifosi, in particolare dell'Ambrì, preparatevi. Nella foto: l'ultimo derby alla Resega, giocato il 2 gennaio
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