ULTIME NOTIZIE Archivio
Archivio
15.09.2015 - 10:300

La Lega al contrattacco: «da fuori avremo le mani libere per la nostra battaglia»

Continuano le prese di posizione nel botta e risposta nato dopo le dimissioni di tre leghisti dalla CORSI. Lorenzo Quadri: «Non accettano le critiche» Attilio Bignasca: «Il padre di Besomi lavorava in RSI...». Antonella Bignasca: «La loro informazione è di parte, e il popolo l'ha sanzionato il 14 giugno»

LUGANO - Non si placa la guerra dichiarata dalla Lega alla RSI, con le dimissioni di tre membri leghisti dalla CORSI. Ieri i media (oltre al nostro, anche ticinonews.ch e liberatv.ch, che citiamo) hanno raccolto diverse opinioni all'interno del partito. Lorenzo Quadri ha sottolineato come «in RSI le critiche non sono ben accette. L'azienda è già sfrontatamente orientata, e noi non vogliamo fare le foglie di fico. Così abbiamo deciso di lasciare», ed ha attaccato Luigi Pedrazzini, presidente della CORSI. «Se per Pedrazzini non è così importante che il primo partito ticinese esca dal Consiglio Regionale, allora si deve interrogare sul suo ruolo ai vertici». «È stata una scelta di Foletti, Sanvido e Torricelli quella di dimettersi, ma piuttosto che rimanere a fare gli idioti inutili, meglio dimettersi», ha detto il Coordinatore leghista Attilio Bignasca. Se l'è poi presa con Bruno Besomi, che sul nostro portale aveva specificato di non sapere che cosa volesse la Lega dalla RSI, e che non è estraniandosi che si possono ottenere, eventualmente, più posti dirigenziali. «Lui è figlio di papà…suo padre lavorava alla RSI e quindi diciamo che ha un'inclinazione più aziendalista… Se è convinto fino in fondo di quello che ha scritto vuol dire che perdiamo un leghista e ne guadagniamo altri mille». Invece, nella nostra intervista lo stesso Besomi aveva chiarito come le sue critiche alla Lega fossero legate solamente al caso RSI. In serata poi anche Antonella Bignasca non ha risparmiato attacchi feroci alla tv pubblica. «Lega e Mattino hanno sempre dato battaglia e sulla RSI, per cui la pagina di domenica non deve sorprendere. E nemmeno la decisione dei nostri rappresentanti di uscire dalla CORSI». La motivazione alla base delle dimissioni è stata la mancata presenza della RSI alla conferenza stampa del Candidato agli Stati Battista Ghiggia? «Non è di sicuro quello principale. non chiediamo assolutamente di essere favoriti. Chiediamo solo che la RSI faccia un’informazione equidistante. Ma così non è. Che l’informazione di Comano e Besso sia di parte è evidente. E il voto del 14 giugno in Ticino (col voto sulla legge radiotelevisiva, ndr )ha sanzionato questa linea». Da ora in poi, «la Lega non presenterà più nessun candidato per la CORSI. Nominino chi vogliono loro. Noi non ci saremo. Daremo battaglia da fuori, così avremo le mani libere».
Tags
lega
rsi
corsi
bignasca
battaglia
informazione
besomi
critiche
dimissioni
mani
© 2024 , All rights reserved