CORONAVIRUS
Covid, gli svizzeri non vogliono più vaccinarsi
Secondo un sondaggio Tamedia, il 67% dei confederati non vedrebbe di buon occhio una ulteriore dose, e la maggioranza sarebbe contraria anche a eventuali misure restrittive, dal lockdown all'annullamento dei grandi eventi

BERNA - Gli svizzeri non paiono più intenzionati a farsi vaccinare per proteggersi dal Covid e vedrebbero di cattivo occhio anche eventuali restrizioni, fatta eccezione al limite per la mascherina. Lo dice un sondaggio di Tamedia, che evidenzia una serie di cambiamenti avvenuti nella percezione degli intervistati nei confronti della malattia.

Il sondaggio si basa sulle opinioni di 29'081 persone (22'862 delle quali dalla Svizzera tedesca, 5'570 romandi e 649 ticinesi). Il tasso d'approssimazione si situa nella soglia del singolo punto percentuale. 

Il 67% delle persone sentite è contraria a una nuova dose di vaccino, in particolar modo lo è il 71% delle donne, mentre negli uomini la percentuale si trova al 64% (con una maggioranza di votanti di fede UDC, con quasi l'89% del campione, e PLR). 

E se, con i casi in aumento, si tornasse alle restrizioni conosciute negli anni di pandemia? Solo il 25% di coloro che sono stati sentiti sarebbe favorevole al certificato Covid e appena l'11% a un lockdown. Il 34% accetterebbe l'annullamento dei grandi eventi. Insomma, le misure che hanno caratterizzato le annate 2020 e 2021 non sarebbero più accetatte di buon grado dagli svizzeri. Il 53% di loro, semmai, tollererebbe la mascherina obbligatoria sui mezzi pubblici e nei locali.

 

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