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06.12.2015 - 12:340
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Lugano, vince la grinta. Ambrì, dov'eri?

I bianconeri soffrono ma vincono un match importante col Berna, a coronamento di una settimana perfetta. I biancoblu sbagliano troppo in fase offensiva e si fanno battere dal Langnau

LUGANO/LANGNAU - Serata agrodolce per le squadre ticinesi di hockey. Il Lugano appare ormai lanciato verso periodi più sereni e ha portato a casa un'altra vittoria, 4-2 col Berna, mentre l'Ambrì è incappato in una serataccia perdendo 2-1 a Langnau. Settimana da sogno per il Lugano, che desiderava chiuderla in bellezza contro gli Orsi. Come nell'ultima partita, erano numerose le assenze per Shedden, ed anche il Berna ne contava diverse. Reuille su suggerimento si Sannitz ha approfittato di un errore bernesi per portare i suoi avanti, ma Merzlinkis ha restituito il favore permettendo a Randegger una manciata di secondi più tardi di pareggiare. Con Kostner i bianconeri sono tornati in vantaggio, chiudendo il primo tempo sul 2-1. Nel secondo terzo, hanno badato a difendersi, colpendo però un palo con Pettersson. Il Berna ha comunque pareggiato ancora con ancora con Randegger e di nuovo su un errore del portiere luganese, in serata negativa. L'estremo difensore ha però reagito e si è riscattato sfoderando alcune parate da campione, finché Martensson in power play ha raggiunto di nuovo il 3-2 all'inizio del terzo tempo. Di nuovo, il Berna doveva attaccare, obbligando il Lugano a chiudersi e sfruttare i contropiedi. Operazione riuscita, che ha portato anche Bertaggia a siglare la quarta rete a porta vuota nel finale. I leventinesi sono apparsi distratti e poco incisivi. D'altronde sul ghiaccio il nervosismo ha prevalso sul bel gioco. Il Langnau ha impiegato una decina di minuti per passare in vantaggio, complice una distrazione ospite, con Stettler. I biancoblu non si sono persi d'animo, ed hanno trovato subito il pareggio con Inti Pestoni, frutto però di un momento di grazia che non è durato a lungo. Infatti i padroni di casa hanno ripreso in mano il pallino del gioco ed hanno esercitato pressione sula difesa dei ragazzi di Kossmann per i restanti minuti del primo tempo e per tutto il secondo, concretizzando con Moggi un meritato nuovo vantaggio. L'Ambrì poi nell'ultimo terzo non ha saputo mostrare la reazione decisa che ci si poteva aspettare, seppur hanno messo sul ghiaccio tanta buona volontà. Anzi, ci è voluto Zurkirchen a far sì che il passivo non divenisse più pesante, e le occasioni create non sono mai state davvero pericolose (troppi gli errori), grazie anche all'ottimo portiere Ciaccio. Il Lugano ha saputo stringere i denti quando ha potuto, e emblematica della grinta è la prova di Merzlinkis, che dapprima ha regalato due gol agli avversari poi ha reagito ed ha salvato più volte la porta bianconera. L'Ambrì dal canto suo ha peccato di concentrazione, trovando il pari nell'unico momento positivo di un match altrimenti incolore da parte dei biancoblu.
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