Lugano e Ambrì, due nette sconfitte. La classifica non sorride alle ticinesi

LUGANO/ZUGO - Altra serata da mettere nel dimenticatoio, e sta accadendo sempre più spesso, ultimamente, per Lugano e Ambrì. I primi perdono davanti al proprio pubblico per 5-2 dallo Zurigo, i secondi cedono 3-1 in casa dello Zugo. Shedden aveva numerosi infortunati, ma il suo Lugano si è fatto mettere da subito sotto dallo Zurigo di Pestoni (nella foto della pagina "Il Ticino è bianconero", in un contrasto con Fazzini) che nel primo tempo ha dominato ed è andato a segno ben tre volte, mettendo un'ipoteca sulla sfida già alla prima pausa. I gol sono stati di Blindenbacher al 9, di Cunti al 15' e di Suter sulla sirena. I bianconeri non si sono quasi mai resi pericolosi, ed anche nel secondo terzo sono stati imprecisi sotto porta ed hanno incassato subito, addirittura, la quarta rete con Kenins. Subito in entrata di ultima frazione Merzlinkins ha dovuto superarsi per parare un rigore, e Hoffmann ha provato a rimettere in carreggiata i suoi con la rete del 4-1. Il palo ha però fermato Klasen, e nei minuti finali Cunti e Gardner non hanno cambiato le sorti dell'incontro. L'Ambrì ha iniziato subito a soffrire la pressione dello Zugo, che di fatto ha giocato a una sola porta, impegnando a più riprese Zurkirchen, e andando a segno con Martschini al 13'. Numerosi gli errori dei leventinesi, che anche nel secondo tempo si sono trovati costretti a rimanere barricati in difesa. Hanno dunque incassato (con un po' di fortuna nella circostanza), il 2-0 di Lammer al 26' e poi, al 34', anche il 3-0 di Immonen. Pochi secondi prima della seconda pausa l'Ambrì ha dato un cenno di vita siglando una rete con Hall. Poteva essere l'inizio della rimonta? Non lo è stato, perché in un terzo tempo senza reti è stato sempre lo Zugo a tenere il pallino del gioco. Zanatta ha comunque confermato ancora una volta Kossmann, malgrado l'ultimo posto.