“Non si può parlare né di fallimento né di successo. Per quelli che erano gli obiettivi dichiarati a inizio stagione è un fallimento, visto che gli obiettivi erano chiari. Ha fatto però più di un passo in avanti nell’ultima parte di stagione a livello di squadra, stanno arrivando anche delle scelte forti, vedi quella che riguarda Hirschi. La condivido? A me dispiace molto per lui ma se vuoi svecchiare la rosa devi prendere decisioni dolorose, pur rispettando colui che resterà sempre un grande. Il Lugano ha deluso negli stranieri, e Shedden ha sbagliato nella prima parte di stagione a spremerli troppo, la loro gestione non è stata ideale e nel momento clou della stagione non hanno potuto dare ciò che dovevano. Benissimo Lapierre, anche Klasen, che avrebbe avuto bisogno di essere gestito meglio, deludenti invece Zackrisson e Martensson. Merzlinkins è stato il top, come sempre, nonostante una stagione un po’ difficile, mentalmente è rimasto forte. Poteva allenarsi meglio senza alcuni problemi, ma è inattaccabile, fortissimo, lo metto al livello di Genoni. E fra gli stranieri, Wilson non ha fatto fare il salto di qualità che si attendeva, mentre gli svizzeri, scelti dal Lugano, sperando che Cunti si riveli altrettanto bravo, sono stati strepitosi, da Bürgler alla sorpresa Fazzini alle certezze Chiesa, Sannitz e Walker.