Il perché la tragedia di Astori mi abbia colpito tanto, l’ho compreso ieri, vedendo le immagini dei funerali. C’erano i compagni, c’era la famiglia, c’erano delegazioni di altre squadre, tra cui la Juventus, c’erano molti tifosi, e sportivi. Tutti composti, un silenzio rotto solo da qualche coro. La maggior parte di quella gente, non conosceva Astori, non conosceva la sua famiglia, lo vedeva solo sul campo. Lo ha rispettato come professionista, lo ha amato come capitano e atleta, da tifoso o da avversario.