“Trovo che si drizzano le antenne perché quello che sto dicendo la persona lo avverte già. Nessuno mi viene a dirmi che è morto un parente ed è finito tutto. Chiunque, credenti o no, sanno che l’amore di una mamma, di un padre, di un amico, che ha fatto star bene, non si perde, si sente ancora vivo. Certo, si soffre all’inverosimile, soprattutto all’inizio, però l’intuizione è forte. So di persone che dicono di non credere in Dio ma pregano i loro morti, li invocano, parlano con loro, chiedono aiuto, si sentono aiutati. Il discorso cristiano del paradiso è cristiano ma insieme umano, umanissimo, è già dentro di noi”.